Lo sbiancamento dei denti professionale è uno tra i trattamenti estetici più richiesti dai pazienti del nostro studio a Bari.
L’esponenziale attenzione nei confronti dell’estetica coinvolge inevitabilmente la cura del sorriso.
Avere un sorriso curato, con denti sani e bianchi, consente di sentirsi adeguati, belli, attraenti e sicuri oltre che a migliorarne l’autostima. Una bocca trascurata e denti gialli possono invece creare imbarazzo, sfiducia in se stessi e nei rapporti relazionali.
Lo sbiancamento dentale risulta un trattamento ideale per migliorare la bellezza del proprio sorriso. Ma è importante che venga eseguito dall’odontoiatra e dall’igienista dentale. Il trattamento infatti mira ad incrementare il valore dei denti e a diminuire il croma: ne consegue un aumento della luminosità percepita, denti più bianchi ed una restaurazione del colore di partenza.
È fondamentale un’accurata anamnesi ed un attento esame della bocca al fine di garantire l’assenza di controindicazioni al trattamento sbiancante.
Il colore degli elementi dentali potrebbe nel corso degli anni subire delle alterazioni. Tali alterazioni possono essere legati a fattori di diversa natura, esogeni o endogeni.
Le cause più comuni di natura esogena sono legati all’utilizzo di caffè, bevande, verdure, fumo. Spesso si tratta di pigmentazioni superficiali che possono essere rimosse attraverso procedure di igiene orale professionale. Le cause di cambiamento di colore di natura endogena sono legati invece alla formazione di materiale cromogeno depositato all’interno della struttura dello smalto e della dentina in fase pre o post-eruttiva come la fluorosi, amelogenesi, uso della tetracicline o anche un emorragia o necrosi pulpare.
Indicazioni terapeutiche, casistica ed efficacia del trattamento
Realisticamente il risultato di un trattamento sbiancante professionale, dura dai 15 ai 17 mesi (indagine condotta dal CRA- Clinical Research Association), ma tuttavia tende a ridursi se il paziente non esegue un trattamento di mantenimento domiciliare.
Non meno importante è lo stile di vita della persona. E’ molto importante adottare comportamenti, e seguire i consigli dello specialista, per prolungare i benefici del trattamento.
È bene consigliare al paziente di astenersi dal tabacco, dall’uso eccessivo di caffè, vino rosso, collutori a base di clorexidina nelle 48 ore successive al trattamento di sbiancamento.
Esistono tuttavia alimenti che, al contrario, favoriscono la salute dei denti e sono le mele, carote, mandorle, menta.
Nella terapia del sorriso, l’igiene orale domiciliare è importante, lavare i denti dopo ogni pasto riduce la formazione di placca batterica.
Personalmente ritengo che il trattamento di sbiancamento professionale (in studio) non produca gli stessi risultati di quello domiciliare.
Il motivo è semplice: dopo 45 minuti con la bocca aperta e con il gel sbiancante applicato direttamente sui denti, l’aspetto bianco e gessono che assumono gli stessi elementi dentali è dovuto prevalentemente alla sola disidratazione.
Il trattamento domiciliare (eseguito a casa autonomamente) ha molti più vantaggi:
Il trattamento domiciliare prevede di affidare al paziente la gestione della procedura di sbiancamento ma sotto supervisione del dentista. A partire dalle impronte del paziente di entrambe le arcate dentarie, si realizzano delle mascherine in acetato dello spessore di circa 1millimetro dotate di serbatoi. Il gel sbiancante (perossido di carbammide 10% o 16%) viene inserito nei serbatoi della mascherina a contatto con la superficie esterna dei denti.
E’ importante mostrare al paziente la giusta quantità di gel da applicare e che è pari ad una lenticchia. Soltanto dopo aver eseguito una scrupolosa igiene domiciliare, sarà possibile indossare la mascherina caricata con il gel sbiancante facendo attenzione a farla calzare bene.
Il trattamento potrà essere eseguito durante la giornata oppure nelle ore notturne e dipende essenzialmente dalla scelta del tipo di prodotto.
Indossare le mascherine nelle ore notturne permette il massimo contatto del gel sbiancante con le superfici dentali, senza interferenze della saliva a causa del ridotto flusso salivare. L’uso delle mascherine durante il giorno invece possono essere consigliate quando tale trattamento inteferisce con il sonno.
È possibile che durante il trattamento, insorgesse una transitoria sensibilità attribuita sia all’agente sbiancante che alla disidratazione del dente. In questi casi è possibile ricorrere a gel desensibilizzanti che portano alla completa risoluzione del disagio.
Lo sbiancamento dentale non danneggia i denti perché utilizza sostanze che con un’azione ossidativi e non acida, agisce sulle sostanze che causano la discromia nei denti.
Ogni prodotto va utilizzato seguendo i consigli del dentista e le indicazioni della casa produttrice, rispettando i tempi di posa.
Spesso i gel sbiancanti contengono una percentuale di fluoro proromper la sua azione desensibilizzante e rimineralizzante.
Si tratta pertanto di sostanze che attraverso un meccanismo di discolorazione su base ossidativa non intaccano lo smalto né causano problemi di sensibilità dentinale.
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